Rudolf Nureyev è stato uno tra i più grandi danzatori del XX secolo insieme a Barysnikov. Per la sua velocità nel danzare e la propensione verso le acrobazie fu soprannominato the flying tatar, ovvero "il tataro volante". Inoltre, l'attività di Nureyev come ballerino e coreografo fu importante non soltanto per la sua abilità tecnica ma anche perché determinò un epocale cambiamento nell'ambito della danza classica, accrescendo l'importanza dei ruoli maschili, che a partire dalle sue produzioni vennero sviluppati con maggiore considerazione per la coreografia rispetto alle produzioni precedenti. In più, grazie al suo nuovo approccio venne abbattuto il confine tra balletto classico e danza moderna. Nureyev non ebbe la possibilità di frequentare una vera scuola di danza prima del 1955, quando decise di recarsi a Leningrado per tentare un provino all'Accademia di danza Vaganova del Teatro Kirov. Alla fine del 1962 Nureyev conobbe Margot Fonteyn, una delle migliori ballerine inglesi del tempo, con la quale instaurò una lunga amicizia e una proficua collaborazione professionale. Fu proprio lei ad invitarlo a Londra per introdurlo al Royal Ballet, per il quale Nureyev lavorò per lunghissimo tempo. Margot Fonteyn aveva studiato a Londra con l'insegnante russa Seraphina Astafieva ed era riuscita a entrare prima al Vic-Wells Ballet e poi alla Royal Ballet dove, dopo il ritiro dalle scene della prima ballerina Alicia Markova, ebbe la sua grande occasione, diventando la star della compagnia e la musa ispiratrice di tanti balletti del coreografo Sir. Frederick Ashton. Il 21 febbraio 1963, Nureyev e Margot Fonteyn apparvero sul palco, per la prima volta insieme, in una rappresentazione di Giselle a Londra che, oltre ad essere un grande successo, fu anche l'inizio di un'unione che durò una vita, sia sul palco che fuori. I due infatti, nonostante la differenza di storia personale, temperamento ed età (quasi 20 anni), furono amici e leali l'uno all'altra fino alla fine.
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