Martha Graham, "la ballerina eretica", è un pilastro fondamentale della danza moderna. Il suo metodo di insegnamento, che è quello che l'ha resa famosa nel mondo, nasce praticamente per caso, non essendo la Graham in grado di pagare la cifra necessaria per poter insegnare secondo i dettami della scuola Denishawn, dove lei stessa aveva studiato. L’obbiettivo della Graham era quello di abbandonare la bellezza e la fluidità del movimento per esprimere attraverso esso uno slancio interiore, carico di significato:
La danza ha due facce, una è la scienza del movimento, la tecnica, che è una fredda scienza esatta e deve essere imparata molto accuratamente; l’altra è la distorsione di questi principi, l’uso di questa tecnica costretta da un’emozione.
La sua scelta è quindi quella di formare ballerini guidati non dall'ossessione di esibirsi con una tecnica perfetta, ma dai sentimenti e dalle proprie emozioni (esisteva, ed esiste ancora, una distinzione tra i primi, chiamati ballerini apollinei, e i secondi, i cosiddetti ballerini dionisiaci, basata sui concetti sviluppati dal filosofo Nietzsche). La rivoluzione più grande, tuttavia, quella per cui viene considerata a lungo un'eretica, sta nel ribaltamento del rapporto uomo-donna. Infatti, fino al 1913 la compagnia di Martha Graham è composta da sole donne e al corpo maschile viene assegnato un ruolo secondario, seppur complementare, fino a quando, a partire dal 1938, viene messa in scena la cosiddetta dialettica fra i sessi, ovvero un teatro di danza in cui l’uomo con la sua forza esalta, per contrasto, le eroine femminili, spesso mostrate dalla Graham nel momento cruciale della loro vita, in modo da diventare emblema dell’intera condizione femminile. Inoltre, per assicurarsi di arrivare al pubblico, la Graham scelse di mettere in scena rappresentazioni ispirate alla letteratura conosciuta dal pubblico, in modo che lo spettatore non avesse necessità di concentrarsi per capire la trama della storia e potesse godersi lo spettacolo dal punto di vista emotivo.
댓글